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07 ago 2018 12:44
Il Consiglio di Amministrazione di BFF Banking Group ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale 2018

Principali punti:

  • Utile Netto Rettificato 1° semestre 2018 pari a €39.9 mln, in aumento del +5% a/a, equivalente ad un RoTE Rettificato di c. 32%
  • Margine di interesse rettificato in aumento del +7% a/a e fondo degli interessi di mora fuori bilancio non transitati a conto economico pari a €358 mln (+3% a/a)
  • Forte crescita del business con i crediti in aumento del 17% a/a e nuovi volumi del 24% a/a
  • 32% dei crediti alla clientela si riferisce ai mercati internazionali (il 27% a giugno 2017)
  • Total Capital Ratio del 17,2% e Common Equity Tier I 1 del 12,3%, escludendo €41 mln di utile netto del periodo e al netto dell’effetto negativo mark-to-market del portafoglio HTC&S
  • Basso profilo di rischio: sofferenze nette/crediti netti pari al 1,0%, e costo del rischio annualizzato pari a 21 punti base

 

Il Consiglio di Amministrazione di BFF Banking Group (BFF), ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale 2018, in corso di revisione contabile.

L’utile netto contabile di Gruppo del 1° semestre 2018 è pari a €41,3 mln, rispetto ai €50,7 mln del 1° semestre 2017, che comprendevano €12,6 mln di componenti straordinarie nette positive ed elevati incassi di interessi di mora.

L’Utile Netto Rettificato del 1° semestre 2018 ha raggiunto €39,9 mln, al netto dei costi relativi al Tier II pari a €0,8 mln e €1,0 mln di svalutazioni sul portafoglio di crediti in run-off del business polacco di factoring verso le PMI, non presenti nel 1° semestre 2017, e con €20 mln di minori interessi di mora incassati. L’utile netto rettificato del 1° semestre 2017 è pari a €38,1 mln.

Il margine di interesse rettificato del 1° semestre 2018 è in aumento del +7% a/a, principalmente grazie alla crescita dei crediti netti verso la clientela. Il fondo degli interessi di mora fuori bilancio non transitati a conto economico è aumentato a €358 mln, il 3% in più rispetto alla fine di giugno 2017.

I costi sono stati mantenuti sotto controllo con un cost / income ratio del 38%, nonostante: i. gli investimenti e le assunzioni effettuate per aprire la branch portoghese e per operare in regime di libera prestazione di servizi in Grecia e Croazia, e ii. l’incremento del personale in Polonia al fine di internalizzare alcuni dei processi di BFF Italia che erano stati esternalizzati, con benefici in termini di risparmi netti che saranno a regime dal 2019.

I crediti verso la clientela a fine giugno 2018 ammontano a €3.000 mln, +17% rispetto ai €2.557 mln a fine giugno 2017. I volumi acquistati sono aumentati del 24% a/a, pari a €2,059 mln. A fine giugno 2018, i mercati internazionali (Spagna, Portogallo, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Grecia) rappresentano il 32% dei crediti (27% a fine giugno 2017).

A fine giugno 2018, il Total Capital ratio è pari a 17,2%, al di sopra del target di Gruppo del 15%, e il CET1 ratio è pari a 12,3%, confermando la solidità patrimoniale del Gruppo e la capacità di sostenere organicamente la crescita e, allo stesso tempo, un elevato dividendo. Entrambi i coefficienti sono calcolati escludendo €41 mln di utile netto di periodo, che avrebbe aumentato entrambi i ratios di 202 bps, e includono invece l’impatto negativo derivante dalla variazione del tasso di cambio EUR/PLN e del markto-market del portafoglio HTC&S.

Il Gruppo continua a godere di un profilo di rischio basso: le sofferenze nette rappresentano l’1,0% dei crediti verso la clientela (0,2% al netto dei comuni Italiani in dissesto), e il costo del rischio annualizzato è di 21 punti base (5bps escludendo le svalutazioni relative al business polacco in run-off del factoring verso le PMI e ai comuni Italiani in dissesto). Nel 1° semestre 2017, il costo del rischio era di 15 punti base (10bps escludendo gli stessi effetti).

Nei primi sei mesi del 2018 il Gruppo ha avviato numerose nuove iniziative commerciali: i. una nuova soluzione finanziaria nel settore dell’efficientamento energetico con il primo accordo siglato con Citleum, ii. la firma dei primi due accordi revolving in Grecia e iii. l’apertura della filiale portoghese in luglio 2018.

“Siamo lieti di annunciare utili in aumento, una posizione patrimoniale solida, ampia liquidità e crescita del portafoglio crediti e dei volumi in tutti i business e paesi in cui il Gruppo opera. Abbiamo continuato a investire nella nostra infrastruttura operativa e nella gamma di prodotti offerti, al fine di creare ulteriori opportunità di crescita e avere un controllo dei rischi sempre più disciplinato” - commenta Massimiliano Belingheri, Amministratore Delegato di BFF.

 

Principali voci economico-finanziarie e patrimoniali consolidate

Redditività rettificata

L’utile netto rettificato del 1° semestre 2018 è calcolato escludendo le seguenti voci:

  • €2,8 mln (€4,1 mln ante imposte) di impatto positivo a conto economico, derivante dalla variazione del tasso di cambio EUR/PLN sul prestito contratto per l’acquisto di BFF Polska (ex Magellan), impatto controbilanciato da una variazione negativa della riserva patrimoniale (inclusa nei coefficienti patrimoniali), riflettendo l’hedging naturale tra questi due elementi;
  • €0,9 mln (€1,3 mln ante imposte) di costi relativi alla contabilizzazione delle stock option; questa voce genera una riserva di capitale positiva e, dunque, non ha alcun impatto sul patrimonio netto di Gruppo;
  • €0,5 mln (€0,7 mln ante imposte) di costi relativi al contributo straordinario al Resolution Fund del 2016.

L’utile netto rettificato del 1° semestre 2017 è calcolato escludendo le seguenti voci:

  • €2,5 mln (€3,6 mln ante imposte) di impatto negativo a conto economico, derivante dalla variazione del tasso di cambio EUR/PLN sul prestito contratto per l’acquisto di BFF Polska;
  • €17,8 mln (€25,2 mln ante imposte) di utile one-off relativo al cambiamento dal 40% al 45% della stima d’incasso degli interessi di mora;
  • €1,7 mln (€2,4 mln ante imposte) di costi straordinari relativi all’IPO. Tutti i costi dell’IPO sono stati totalmente spesati;
  • €1,1 mln (€1,5 mln ante imposte) di costi relativi alle stock option ; questa voce genera una riserva di capitale positiva e, dunque, non ha alcun impatto sul patrimonio netto di Gruppo.

 

Principali dati di stato patrimoniale

I crediti verso la clientela alla fine di giugno 2018 ammontano a €3.000 mln (di cui €647 mln relativi a BFF Polska), rispetto a €2.557 mln di fine giugno 2017 (di cui €506 mln relativi a BFF Polska), in crescita del 17% a/a. I crediti verso la clientela in Spagna sono quasi raddoppiati (da €105 mln a fine giugno 2017 a €205 mln) e in Italia sono in aumento del +10% a/a. I mercati internazionali (Spagna, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Grecia) rappresentano il 32% dei crediti. L’ammontare residuo a giugno 2018 del portafoglio crediti in run-off del business polacco di factoring verso le PMI è pari a €4 mln (in diminuzione rispetto ai €6 mln di fine dicembre 2017).

Nel 1° semestre 2018, il Gruppo ha registrato un’attività commerciale in forte crescita, con i volumi di crediti complessivi acquistati dal Gruppo pari a €2.059 mln (di cui €279 mln relativi a BFF Polska), in aumento del 24% rispetto al 1° semestre 2017 (€1.667 mln, includendo €238 mln di BFF Polska). La crescita deriva principalmente dall’Italia (€1.329 mln, +15% a/a), dalla Spagna dove i volumi sono più che raddoppiati (€318 mln, +114% a/a) e dalla Polonia (€248 mln, +19% a/a). I volumi di crediti erogati in Slovacchia sono stabili a/a (€28 mln) mentre la Grecia ha contribuito per €5 mln. Il business generato in Portogallo nel 1° semestre 2018 per €65 mln (-9% a/a) è dovuto principalmente ad una differente stagionalità. La filiale portoghese, aperta a luglio a Lisbona, dovrebbe sostenere la crescita dei volumi futura.

Nel secondo trimestre, il Gruppo ha lanciato diverse nuove iniziative commerciali:

  • Una nuova soluzione finanziaria nel settore dell’efficientamento energetico. BFF ha siglato il primo accordo in Italia con Citelum (una filiale di EDF) per acquistare crediti verso la PA derivanti da investimenti per la riqualificazione tecnologica e per l’efficientamento energetico delle infrastrutture. Questa soluzione innovativa consente: i. al cliente di deconsolidare l’investimento finanziario iniziale affrontato per la produzione e l’installazione delle infrastrutture di rete per le amministrazioni locali, e ii. a BFF di acquistare i crediti derivanti dal contratto pluriennale di fornitura di servizi e di manutenzione;
  • I primi due accordi revolving in Grecia nel segmento della sanità con due clienti multinazionali;
  • L’apertura in luglio della filiale portoghese a Lisbona con 4 persone. La presenza locale consentirà alla Banca di sostenere maggiormente la crescita del business e di stringere accordi di partnership con distributori terzi.

Il funding disponibile totale del Gruppo ammonta a €3.115 mln a fine giugno 2018. I depositi online rappresentano il 35% dei fondi utilizzati, in aumento del 6% a/a a quota €899 mln, nonostante la forte riduzione dell’interesse offerto. Inoltre, il Gruppo dispone di ampia liquidità, con un funding non utilizzato a fine giugno 2018 pari a circa €0,5 mld, in diminuzione rispetto ai €0,8 mld di fine giugno 2017 a seguito della ottimizzazione delle linee di credito bancarie per ridurre il costo medio del funding.

Il portafoglio di titoli di Stato totale (HTC e HTC&S) è diminuito a €1.123 mln a fine giugno 2018, paragonato a €1,740 mln a fine giugno 2017 (-35% a/a) e a €1.222 mln a fine dicembre 2017. Il mark-to-market negativo a fine giugno del portafoglio HTC&S è pari a €5.4m al netto delle tasse (incluso nel patrimonio netto), mentre quello sul portafoglio HTC (non incluso a patrimonio netto) è pari a €9.7 al netto delle tasse.

Il Gruppo mantiene un buon livello di liquidità, con un Liquidity Coverage Ratio (LCR) pari a 250,8% a fine giugno 2018. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e il coefficiente di leva finanziaria, alla medesima data, corrispondono rispettivamente a 111,3% e 5,7%.

Principali dati di conto economico

Il margine di intermediazione rettificato e il margine di interesse rettificato ammontano rispettivamente a €90,5 mln e €87,0 mln nel 1° semestre 2018 (rispetto a €87,0 mln e €84,3 mln del 1° semestre 2017), entrambi cresciuti grazie a maggiori crediti netti verso la clientela. L’impatto netto delle over-recovery 3 contabilizzato a conto economico nel 1° semestre 2018 è rimasto stabile a/a (€6,8 mln rispetto ai €7,1 mln del 1° semestre 2017) nonostante i minori incassi di interessi di mora nel 1° semestre 2018. In particolare, nel 1° semestre 2018 sono stati incassati interessi di mora per €37 mln, mentre nel 1° semestre 2017 ammontavano a €57 mln, e l’impatto netto delle over-recovery3 minore di solo -€0,3 mln rispetto al 1° semestre 2017 è dovuto all’effetto combinato di i. tassi di recupero più alti e ii. minori crediti riscadenziati3 nel 1° semestre 2018 rispetto al 1° semestre 2017. Il margine di interesse rettificato del 1° semestre 2018 include negli interessi passivi €1,0 mln di costi del Tier II per i primi 2 mesi, non presenti nel 1° semestre 2017 in quanto il bond è stato emesso a fine febbraio 2017.

Gli interessi attivi rettificati sono pari a €108,3 mln nel 1° semestre 2018, rispetto a €101,5 mln del 1° semestre 2017, cresciuti principalmente grazie ai maggiori crediti netti verso la clientela e nonostante i minori interessi di mora incassati.

A fine giugno 2018, il fondo degli interessi di mora fuori bilancio non transitati in conto economico ha raggiunto €358 mln, il 3% in più rispetto alla fine di giugno 2017. Il totale del fondo degli interessi di mora ammonta a €551 mln (+5% a/a).

Il margine di interesse netto dei crediti verso la clientela è pari a 5,5% rispetto al 6,0% del 1° semestre 2017, e lo yield lordo dei crediti verso la clientela4 nel 1° semestre 2018 è pari a 7,1%.

Il costo medio del funding mostra una riduzione rispetto all’anno precedente: il dato combinato con BFFF Polska è diminuito dal 2,04% del 1° semestre 2017 al 1,82% del 1° semestre 2018, che include i costi del Tier II per l’intero periodo (solo quattro mesi nel 1° semestre 2017). Gli interessi passivi sono aumentati da €20,1 mln a €21,4 mln nel 1° semestre 2018, principalmente per: i. l’impatto del Tier II (€2,9 mln nel 1° semestre 2018, €1,9 nel 1° semestre 2017), ii. la commissione one-off di €0.3 mln per il rifinanziamento di parte del finanziamento per l’acquisizione di BFF Polska, iii. l’aumento del funding utilizzato per la crescita del portafoglio crediti, e iv. l’aumento del funding in Zloty (+77% a/a), che è finanziato a un base rate più elevato (Wibor 3M pari a 1,70% vs. Euribor 3M di -0,321% al 31 giugno 2018). A marzo 2018, e successivamente a maggio 2018, i tassi applicati sui nuovi conti deposito online a 12 mesi in Italia sono stati ridotti fino a 0,30%; il relativo beneficio si realizzerà una volta che i depositi vengono reinvestiti a tassi più bassi. I tassi applicati sui nuovi conti deposito online a 12 mesi in Spagna sono pari a 0,75%. I depositi sono cresciuti a/a nonostante le diverse riduzione dei tassi offerti.

La struttura operativa rimane efficiente con il cost/income ratio rettificato del 38% rispetto al 37% del 1° semestre 2017. Nel 1° semestre 2018, i costi operativi rettificati sono pari a €34,0 mln, rispetto ai €31,1 mln del 1° semestre 2017 (+9% a/a). I costi del personale sono aumentati del 10% a/a a seguito dell’incremento del numero di dipendenti, e il contributo ordinario al Resolution Fund e FITD spesato nel 1° semestre 2018 ammonta a €2,2 mln in totale (€1,5 mln nel 1° semestre 2017). Le altre spese operative sono stabili a/a. Il numero di dipendenti a livello di Gruppo è aumentato da 407 a fine giugno 2017 (di cui 178 in BFF Polska) a 441 a fine giugno 2018 (di cui 192 per BFF Polska). Il Gruppo ha già assunto la maggior parte del personale necessario per aprire la branch portoghese e per le attività in regime di libera prestazione di servizi in Grecia e Croazia. Alcuni dei processi di BFF Italia, che erano esternalizzati a fornitori italiani, sono in fase di internalizzazione in Polonia con 13 persone già assunte a fine giugno 2018, con benefici in termini di risparmi netti che saranno a regime dal 2019.

Le rettifiche sui crediti ammontano a €3,2 mln nel 1° semestre 2018, rispetto a €1,9 mln nel 1° semestre 2017, e includono €1,2 mln di svalutazioni sul portafoglio Polacco in run-off del factoring verso le PMI e €1,3 mln di svalutazioni relative ai comuni Italiani in dissesto. L'esposizione ai comuni italiani in dissesto è classificata come sofferenza per regolamento di Banca d’Italia5 , nonostante BFF abbia il diritto legale di ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo di dissesto. Il costo del rischio annualizzato è pari a 21 punti base (5 punti base escludendo 8 punti base relativi alle svalutazioni sul portafoglio Polacco in run-off e 9 punti base relativi ai comuni Italiani in dissesto), 15 punti base nel 1° semestre 2017 (10 punti base escludendo le svalutazioni sui comuni Italiani in dissesto). Il Gruppo ha un impatto oneoff marginale positivo derivante dall’adozione del nuovo principio contabile IFRS 9 grazie all’esposizione al settore pubblico e la breve durata del portafoglio di crediti verso la clientela.

Nel 1° semestre 2018, l’utile netto contabile è pari a €41,3 mln, rispetto a €50,7 mln per lo stesso periodo dell’anno precedente, che comprendeva €12,6 mln di componenti straordinarie nette positive. L’Utile Netto Rettificato del 1° semestre 2018 ha raggiunto €39,9 mln, +5% paragonato al 1° semestre 2017, nonostante €20 mln di minori interessi di mora incassati. L’Utile Netto Rettificato del 1° semestre 2018 include (tutti i valori sono al netto delle tasse):

  • €0,8 mln di costi del Tier II per i primi 2 mesi (non presenti nel 1° semestre 2017 in quanto il bond è stato emesso a fine febbraio 2017);
  • €1,0 mln di svalutazioni sul portafoglio di crediti in run-off del business Polacco di factoring verso le PMI

Il RoTE relativo al 1° semestre 2018, basato sull’Utile Netto Rettificato di €39,9 mln, è pari a 32%.

Nessun utile è stato destinato a capitale; pertanto, i dividendi distribuibili a fine giugno 2018 ammontano a €41 mln, equivalenti a €0.24 per azione.

Coefficienti patrimoniali

Il Gruppo mantiene una posizione patrimoniale solida, con il 12,3% di CET1 ratio (rispetto al requisito SREP del 7,175%) e il 17,2% di Total Capital ratio (rispetto al requisito SREP del 11,375% e al target di Gruppo del 15%) calcolati relativamente al perimetro del Gruppo Bancario (TUB – Testo Unico Bancario).

Questi coefficienti incorporano l’impatto della riduzione – avvenuta il 13 gennaio 2017 – del rating della Repubblica Italiana a BBB (high) da parte dell’agenzia di rating DBRS, l’ECAI del Gruppo. Un notch upgrade del rating italiano ridurrebbe dal 100% al 50% il coefficiente di ponderazione per il rischio relativo alle esposizioni verso il Sistema Sanitario Nazionale e alla Pubblica Amministrazione in Italia (diverse dagli enti territoriali locali e dal governo centrale), con un impatto positivo del +2,6% sul CET1 e +3,6% sul Total Capital ratio. Al contrario, per avere un impatto negativo sul coefficiente di ponderazione per il rischio relativo alle esposizioni verso il Sistema Sanitario Nazionale e alla Pubblica Amministrazione in Italia, il rating della Repubblica Italiana dovrebbe diminuire di 9 notches.

I coefficienti patrimoniali sopracitati non includono €41 mln di utile del periodo (equivalente a 202bps di capitale addizionale sia per il CET1 ratio che per il Total Capital ratio) disponibile per la distribuzione di dividendi, e sono al netto dell’impatto negativo derivante dalla variazione del tasso di cambio EUR/PLN e del mark-to-market del portafoglio HTC&S (rispettivamente -21bps e -27bps).

La densità delle attività ponderate per il rischio7 (RWA, Risk-Weighted Assets) è diminuita dal 72% a fine giugno 2017 al 67% a fine giugno 2018, grazie a una migliore composizione dei crediti e nonostante l’aumento dei crediti deteriorati. Il Gruppo usa i modelli Standard di Basilea.

Qualità degli attivi

L’elevata qualità degli attivi è confermata da un coefficiente di sofferenze nette/crediti netti del 1,0% a fine giugno 2018 (0,2% al netto dei comuni Italiani in dissesto), rispetto allo 0,6% a fine dicembre 2017 e a 0.6% a fine giugno 2017. L'incremento delle sofferenze nette da €15,3 mln a fine giugno 2017 (€18,2 mln a fine dicembre 2017) a €29,6 mln a fine giugno 2018 è principalmente correlato con la crescente attività verso i comuni italiani. In particolare, l'esposizione ai comuni italiani in dissesto classificati come sofferenze a fine giugno 2018 (come richiesto dal regolamento di Banca d’Italia8 , nonostante BFF abbia il diritto legale di ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo di dissesto) ammonta a €22,8 mln (€8,3 mln a fine giugno 2017 e €15,0 mln a fine dicembre 2017) e rappresentano il 77% delle sofferenze nette totale alla stessa data. I precedenti €22,8 mln comprendono €5,7 mln relativi a comuni italiani già in dissesto al momento dell'acquisto. Le sofferenze nette includono anche €1 mln relativi all'esposizione all'ospedale San Raffaele su cui si prevede di recuperare un valore superiore al valore netto a bilancio. Il Coverage Ratio delle sofferenze al netto dei comuni in dissesto è pari a 74% (86% a dicembre 2017 e 73% a giugno 2017), mentre includendo anche i comuni in dissesto, il coverage ratio è pari a 43% (54% e 56% rispettivamente a fine dicembre 2017 e giugno 2017).

I crediti netti scaduti (Net past due), corrispondenti a €128,3 mln (€69,8 mln a dicembre 2017 e €54,7 mln a giugno 2017), sono relativi, per l’81%, alla Pubblica Amministrazione e alle aziende che operano nel settore pubblico. Il totale dei crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili, crediti scaduti) – al netto degli accantonamenti – ammonta a €167,1 mln, (€94,7 mln a fine 2017, e €73,7m a fine giugno 2017) e si riferiscono per l’77% alla Pubblica Amministrazione e alle aziende che operano nel settore pubblico.

Eventi significativi dopo la fine del 1° semestre 2018

Non si segnalano eventi di rilievo successivi alla chiusura del primo semestre 2018.

Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Carlo Zanni, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.