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10 nov 2022 10:49 | Informazioni privilegiate
BFF Banking Group annuncia solidi risultati finanziari consolidati dei primi nove mesi 2022
Oggi il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. ha approvato gli schemi di bilancio consolidato dei primi 9 mesi 2022
  • €105,4 mln di Utile Netto Rettificato, +33% anno su anno, con una solida performance del Factoring & Lending, e un contributo positivo dalla business unit Securities Services. Pieno impatto delle sinergie del Corporate Center. €93,0mln di Utile Netto Contabile 
  • Forte crescita del Portafoglio Crediti a €4,8mld , +37% anno su anno, ad un nuovo massimo storico
  • BFF ha ottenuto conferma dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea del diritto di recuperare almeno €40 per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, con una conseguente ulteriore riserva fuori bilancio di €237mln e circa €50mln di ratei che maturano annualmente 
  • Buona qualità degli attivi con Sofferenze Nette pari allo 0,2% dei crediti, escludendo i Comuni italiani in dissesto. Incremento del Past Due verso il settore pubblico in relazione a più stringenti criteri interpretativi sulla “New DoD”  della Banca d'Italia pubblicati a settembre 2022, nonostante il rischio di credito del Gruppo rimanga immutato
  • Solida posizione di capitale: CET1 ratio al 13,8% e TCR al 19,3% escludendo l’utile netto del 3° trim. 2022, 15,1% e 20,7% includendo l’utile netto del 3° trim. 2022 
  • €36,8mln di dividendi maturati nel 3° trim. 2022, prossimo pagamento semestrale successivamente all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti ad aprile 2023
  • Nessun finanziamento presso la BCE da rifinanziare (per es. PELTRO, TLTRO, etc…)

Milano, 10 novembre 2022 – In data odierna il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank S.p.A. (“BFF” o la “Banca”) ha approvato gli schemi di bilancio consolidato al 30 settembre 2022.

DATI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 

Nei primi nove mesi 2022, i Ricavi Netti Rettificati sono stati pari a €275,0mln, di cui €124,0mln provenienti dal Factoring, Lending & Credit Management, €41,1mln da Securities Services, €45,7mln da Payments, e €64,2mln dal Corporate Center (incluse le sinergie). I Costi Operativi Totali Rettificati, considerando anche gli ammortamenti, sono stati pari a -€121,0mln, le Rettifiche su Crediti e gli Accantonamenti per Rischi e Oneri sono stati pari a -€3,8mln . 

L’ Utile Ante Imposte Rettificato è pari a €150,2mln; l’Utile Netto Rettificato è pari a €105,4mln (+33% anno su anno), e l’Utile Netto Contabile si attesta a €93,0mln (per dettagli sulle rettifiche vedasi nota a piè di pagina n° 4).

Con riferimento ai KPIs e ai dati rettificati di Conto Economico delle business unit al 30 settembre 2022, si rinvia alla presentazione “9M 2022 Results”, pubblicata nella sezione Investors > Risultati > Risultati finanziari del sito Internet del Gruppo BFF. Si rammenta che il Corporate Center comprende tutti i ricavi e i costi non direttamente allocati alle tre business unit, incluse le sinergie derivanti dall’acquisizione di DEPObank (Factoring, Lending & Credit Management, Securities Services e Payments).

DATI DI STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 

Al 30 settembre 2022, lo Stato Patrimoniale Consolidato è pari a €13,0mld, in crescita di €2,0mld (+18%) rispetto al 30 settembre 2021. Per quanto riguarda il Totale Attivo, al 30 settembre 2022 il Portafoglio dei Crediti è pari a €4.760mln (vedasi anche nota a piè di pagina n° 1), in crescita di €1,3mld anno su anno (+37% anno su anno, a €3.467mln al 30 settembre 2021) ai massimi storici, con una forte performance dell’Italia, in crescita del +56% anno su anno.

Al 30 settembre 2022, il Portafoglio di Titoli di Stato è interamente classificato come “Held to Collect” o “HTC”. Il portafoglio di titoli si attesta a €6,7mld a fine settembre 2022, rispetto agli €5,6mld alla fine dei primi 9 mesi 2021, con €4,0mld a tasso variabile ed €2,8mld a tasso fisso, a seguito di una strategia di ribilanciamento del portafoglio, volta ad aumentare i titoli a tasso variabile per beneficiare dell'aumento dei tassi di interesse. La duration dei titoli a tasso fisso è pari a 24 mesi, con un rendimento di 0,22%; la duration dei titoli a tasso variabile è pari a 55 mesi, con uno spread di +0,83% e un rendimento previsto del 2,64% rispetto all'Euribor a 6 mesi al 30 settembre 2022. Circa l'80% del portafoglio floaters ha rifissato il tasso base a metà ottobre e circa il 17% rifisserà a fine anno. Nel 4° trimestre 2022 scadono c. €1,2mld di titoli , di cui €0,7mld sono già scaduti il 1° novembre 2022.

La Cassa e le Disponibilità liquide sono pari a €0,2mld al 30 settembre 2022, in riduzione di €0,1mld (-31,5%), anno su anno.    

Per quando riguarda il Totale Passivo, i depositi da Transaction Services sono pari a €6,5mld a fine settembre 2022, in riduzione di €1,3mld (-16,6%) anno su anno, con minori depositi a/a per €0,5mld provenienti da Arca Fondi SGR S.p.A. (“Arca”). La migrazione di Arca a un’altra banca depositaria è stata completata a novembre 2022, e di conseguenza BFF ha messo in atto un programma di riduzione dei relativi costi operativi.

Le principali differenze tra le fonti di finanziamento di BFF rispetto ai primi 9 mesi 2021 sono le seguenti:

  • le obbligazioni emesse sono diminuite a €39mln, contro €182mln della fine dei primi 9 mesi 2021 (in diminuzione del 79% anno su anno), a seguito della scadenza di €42mln di obbligazioni Senior a giugno 2022 e del rimborso del Tier II a marzo 2022, per effetto dell’esercizio dell’opzione “call”;
  • è stato emesso a gennaio 2022 un titolo AT1 Perpetuo NC 5 di €150mln, con una cedola annuale pagata ogni sei mesi pari a 5,875%, che consente una maggiore flessibilità patrimoniale e un maggiore buffer rispetto al limite delle grandi esposizioni e dell'indice di leva finanziaria;
  • i depositi retail on-line, alla fine dei primi 9 mesi 2022, ammontano a €585mln, contro i €368mln dei primi 9 mesi 2021, in aumento di €218mln (+59% anno su anno), con incrementi in Polonia e Spagna; 
  • i Repo Passivi (operazioni di rifinanziamento in relazione al Portafoglio dei Titoli di Stato) sono aumentati a €4,8mld a fine settembre 2022, da €1,3mld a fine settembre 2021, in relazione ad un incremento del Portafoglio dei Crediti e di quello di Titoli di Stato e di una diminuzione dei depositi da Transaction Services, parzialmente controbilanciata da un aumento nei depositi retail on-line.  

Il costo del funding in Euro nel 3° trimestre 2022 è pari a -17bps sull’Euribor a 1 mese, contro +13bps sull’Euribor a 1 mese alla fine del 2° trimestre 2022. 

BFF non ha finanziamenti da rifinanziare con la Banca Centrale Europea “BCE”, né ordinari (OMA), né straordinari (PELTRO; TLTRO, ecc…).

Il Gruppo ha mantenuto un solido livello di liquidità, con un Liquidity Coverage Ratio (LCR) del 182,6% al 30 settembre 2022. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) e il coefficiente di leva finanziaria, alla medesima data, erano pari rispettivamente a 146,8% e 4,0%. 

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Qualità degli attivi

Il Gruppo continua a beneficiare di esposizioni molto basse verso il settore privato. Le Sofferenze (“non-performing loans”, “NPLs”) nette, escludendo i Comuni italiani in dissesto, si sono attestate a €7,6mln, pari allo 0,2% dei crediti netti (1,8% includendo i Comuni italiani in dissesto), con un Coverage ratio del 69%, in diminuzione di €0,9mln rispetto ai primi 9 mesi 2021, quando erano pari a €8,5mln, 0,2% dei crediti netti (2,2% includendo i Comuni italiani in dissesto). 

Il Costo del Rischio annualizzato sui crediti è pari a 10,6bps nei primi 9 mesi 2022, in aumento rispetto ai periodi precedenti in relazione principalmente ad accantonamenti specifici per esposizioni verso il settore privato. Il costo del rischio era pari a zero sia alla fine di dicembre 2021, sia al 30 settembre 2021, per dei rilasci di accantonamenti. 

Gli NPLs netti totali ammontano nei primi 9 mesi 2022 a €86,0mln, incrementati di €13,7mln rispetto ai €72,2mln di fine dicembre 2021, e di €6,6mln rispetto ai €79,4mln di fine settembre 2021, incremento dovuto principalmente alla crescita delle esposizioni di Comuni italiani in dissesto (in aumento a €78,3mln nei primi 9 mesi 2022, da €64,5mln a fine dicembre 2021 e da €70,9mln dei primi 9 mesi 2021). Si pone l’attenzione sul fatto che i Comuni italiani in dissesto sono classificati come NPLs per disposizione normativa, nonostante BFF abbia diritto a ricevere il 100% del capitale e degli interessi di mora alla fine del processo di dissesto.

Alla fine di settembre 2022 i Crediti scaduti netti (“Past Due”) ammontano a €187,1mln, rispetto a €19,4mln e €1,3mln rispettivamente a fine 2021 e a fine settembre 2021, come conseguenza delle più stringenti linee interpretative sulla nuova “Definizione di Default” (si veda nota a piè di pagina n° 2) emanate dalla Banca d’Italia il 23 settembre 2022. Il rischio di credito del Gruppo rimane immutato grazie alla quasi totalità delle esposizioni verso la Pubblica Amministrazione (91% della Non Performing Exposure). Nel contesto di questo nuovo quadro normativo, il Gruppo sta considerando lo sviluppo di un nuovo modello interno per il calcolo del rischio di credito (AIRB) che potrebbe permettere minori impatti sui Past Due rispetto all’attuale standard model.

Il totale dei Crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze e Past Due) ammonta a €286,2mln dei primi 9 mesi 2022 (€104,1mln a fine 2021 e €93,2mln a fine settembre 2021), di cui il 91% sono verso il settore pubblico (80% alla fine 2021 e 79% al termine dei primi nove mesi 2021). I crediti deteriorati netti, al netto dei dissesti, sono pari a €207,9mln alla fine dei primi 9 mesi 2022 (rispetto a €39,6mln a fine 2021 e €22,3mln nei primi 9 mesi 2021).

Coefficienti di Capitale

Il Gruppo mantiene una forte posizione patrimoniale, con un coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) del 13,8% rispetto al 9,00% di SREP (requisito quest’ultimo incrementato rispetto al precedente SREP di 7,85% come illustrato nel comunicato stampa dell’8 agosto 2022). Il Total Capital ratio (TCR) è pari al 19,3%, molto al di sopra del TCR target del 15,00%, e del 12,50% di SREP (prima dell’8 agosto 2022, lo SREP era pari a 12,05%), con €117mln di capitale in eccesso rispetto al 15,0% di TCR target. Entrambi i coefficienti escludono l’utile netto del 3° trim. 2022. Includendo tale utile netto del 3° trim. 2022, il CET1 ratio e il TCR sarebbero rispettivamente pari a 15,1% e 20,7%. Il dividendo maturato nel 3° trim. 2022 è pari ad €36,8mln (€68,5mln di acconto dividendi già pagato ad agosto 2022).

Il 19 ottobre 2022, Banca d’Italia, in seguito alla conclusione del processo amministrativo per determinare i requisiti minimi consolidati per i fondi propri e le passività ammissibili (“MREL”), ha reso noto che, a partire dal 1° gennaio 2025, BFF dovrà soddisfare un Total Risk Exposure Amount (“TREA”) pari al 21,73% (incluso il Combined Buffer Requirement del 2,50%) ed un Leverage Ratio Exposure (“LRE”) pari al 5,33% (si veda il comunicato stampa del 19 ottobre 2022).

Poiché non è stato assegnato alcun requisito di subordinazione, eventuali strumenti senior preferred potrebbero essere utilizzati in caso di necessità future. Lo shortfall proforma, sulla base dei risultati al 30 settembre 2022, in termini di TREA è €64,7mln e in termini di LRE è €176,5mln. 

Il calcolo delle attività ponderate per il rischio (RWAs) si basa sul Modello Standard di Basilea.  Al 30 settembre 2022 gli RWA sono pari a €2,7mld (rispetto a €2,2mld al 31 dicembre 2021 e a €2,2mld al 30 settembre 2021), con una densità  del 44,5%, rispetto al 45,0% a fine dicembre 2021 e al 43,8% alla fine dei primi 9 mesi 2021. Gli RWAs sono aumentati a causa di un maggiore Portafoglio Crediti e di un incremento dei Past Due.

BFF non ha applicato nessuna delle misure di emergenza BCE / EBA o il pacchetto bancario della Commissione europea per COVID-19.

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Eventi significativi successivi alla chiusura dei primi 9 mesi 2022

Closing di MC3 S.r.l. e lancio di BFF TechLab

Il 4 ottobre 2022 BFF ha annunciato il lancio di BFF Techlab, laboratorio per l’innovazione tecnologica del Gruppo (si veda anche il comunicato stampa del 4 ottobre 2022). BFF TechLab nasce dall’acquisizione da parte di BFF, avvenuta il 3 ottobre 2022, del 100% del capitale sociale di MC3 Informatica S.r.l. (“MC3”), società di consulenza che in questi anni ha supportato BFF nell'implementazione dell'attuale sistema di core-factoring e nella definizione di altre architetture applicative. Coerentemente con il percorso di crescita delineato da BFF nel Piano Industriale 2023, quest’operazione consente l'integrazione verticale di tutte le attività di sviluppo di MC3 legate alla gestione e all’evoluzione del sistema informativo del Gruppo.

Incremento legale degli interessi di mora a partire dal 1° gennaio 2023 

Gli Interessi di Mora (“IdM”) sono pari ad uno spread dell’8%+, più il tasso di rifinanziamento delle Banche Centrali, in base alla Direttiva Europea (Direttiva n. 2011/7/UE relativa ai Ritardi di Pagamento nelle Transazioni Commerciali – per ulteriori dettagli fare riferimento a pagina 6 della Presentazione BFF 9M22 Results). Il tasso degli IdM rifissa ogni 1° gennaio e 1° luglio, sulla base del livello del tasso di rifinanziamento delle Banche Centrali di quel momento, e ci si attende che raggiunga il 10,5% a gennaio 2023 (il  10% è già bloccato in seguito all’innalzamento del tasso avvenuto in data 27 ottobre 2022).A partire dal 1° gennaio 2023, ci si attende che BFF beneficerà, sulle fatture scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione (€2,2mld al 30 settembre 2022), di un incremento del 2,5% nel tasso degli IdM (45% del quale, 1,1%, sarà contabilizzato per competenza). 

La Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul diritto di incasso dei costi di recupero: riserva fuori bilancio di €237mln e circa €50mln di ratei annui per BFF

Il 20 ottobre 2022, BFF ha ricevuto conferma dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea  che la Direttiva n. 2011/7/UE relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali consente ai creditori di addebitare almeno €40 per ogni fattura scaduta verso la Pubblica Amministrazione, indipendentemente dal ritardo e dall’ammontare della fattura. 

Dal 2018, BFF ha infatti regolarmente addebitato €40 per fattura scaduta ed ha recuperato €23,5mln alla data odierna, principalmente attraverso procedure giudiziarie o extragiudiziarie, ad un tasso di recupero simile a quello degli IdM.

Queste somme sono attualmente contabilizzate nel conto economico di BFF solo al momento dell’effettivo recupero e quindi sono contabilizzate per cassa, a differenza degli IdM (contabilizzati per competenza al 45%, un livello materialmente inferiore all’incasso effettivo). Negli ultimi 12 mesi, BFF ha maturato c. €50mln di diritti di incasso sui costi di recupero su circa 1,2mln di fatture, recuperando nei primi 9 mesi 2022, €5,4mln. BFF ha diritti cumulati di incasso sui costi di recupero fuori bilancio per circa €237mln. 

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Dichiarazione del Dirigente Preposto 

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Manno, dichiara, ai sensi del comma 2 dell’articolo 154-bis del Decreto Legislativo n° 58/1998 (“Testo Unico della Finanza”), che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri, e alle scritture contabili della Banca.

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Earnings call

I risultati consolidati dei primi 9 mesi 2022 saranno illustrati oggi, 10 novembre 2022, alle ore 15:00 CET (14:00 WET) nel corso di una conference call, che potrà essere seguita dopo la registrazione a questo link. L’invito è pubblicato nella sezione Investors > Risultati > Risultati finanziari del sito del Gruppo BFF.